Alla scoperta del Cromlech, sulle tracce di Mago Merlino
A una manciata di chilometri da La Thuile sorge il misterioso sito archeologico sacro a celti, romani e naturalmente cattolici
Sarà capitato anche a te… di accorgerti del potere speciale che hanno certi luoghi, come se irradiassero energia dal profondo. Quando sei lì il mondo ti appare diverso, più potente e misterioso, anche se non capisci bene perché. Fin dalla notte dei tempi gli uomini sanno che esiste uno spirito dei luoghi, e che in certi luoghi la presenza di questo spirito si avverte più chiaramente che altrove. Vicino a La Thuile c’è appunto uno di questi ‘luoghi di potere’ che, se possiamo permetterci un consiglio, non dovresti davvero perderti. Molto tempo fa, a 2.188 metri di altitudine, proprio sopra il Lago di Verney, in corrispondenza della linea di confine tra l’Italia e Francia, è stato rinvenuto un Cromlech. Sarebbe?… Il termine Cromlech viene dal gallese crom, cerchio e lech, pietra, e indica appunto un insieme di menhir (megaliti) disposti in cerchio a delimitare uno spazio sacro con probabile funzione di osservatorio astronomico; per capirsi, il più famoso di tutti è quello di Stonehenge in Inghilterra. Il Cromlech di La Thuile risale all’epoca preceltica (ca. 3000 a.C.) e consta di un cerchio di 46 pietre per 72 metri di diametro che probabilmente racchiudeva un dolmen (sepolcro megalitico) al centro ed era considerato un importante luogo di culto. La funzione di osservatorio astronomico è confermata dalla presenza di una pietra molto più grande delle altre all’interno del cerchio, utilizzata per segnare la direzione del sole al solstizio d’estate. Il 21 giugno, infatti, il Cromlech offre un emozionante spettacolo astronomico poiché il sole che tramonta dietro la sella del Lancebranlette (monte al di sopra del Cromlech) crea per circa mezzo minuto un’ombra a semicerchio che circonda perfettamente la struttura megalitica, lasciando solo l’area sacra in luce. Sei uno scettico blu che non crede affatto a queste cose? Benissimo, vediamoci lì 21 giugno e ne parliamo.
Resta da dire che Il luogo fu certamente sacro ai celti, ma anche agli antichi romani, così come lo è oggi per i cattolici, visto che a pochi metri dal Cromlech svetta una colonna di epoca romana, detta ‘Colonna di GIove’, in cima alla quale è stata in seguito collocata una statua lignea di San Bernardo, patrono di tutti i montanari ed alpinisti.