La Thuile: storia di valichi, fortificazioni miniere e tanto sport
La storia di La Thuile è la storia delle civiltà che l’hanno attraversata e che qui hanno lasciato le loro testimonianze sotto forma di valichi, strade, fortificazioni e ospizi.
Dai Celti, che ci ricordano l’ineludibile rapporto con i cugini francesi su quella che in epoca romana diventerà la strada consolare delle Gallie, agli stessi Romani che sceglieranno la zona del Colle del Piccolo San Bernardo per tracciare una delle più importanti vie di comunicazione di tutta la catena alpina.
Ne sono testimonianza tangibile le stazioni di posta (le cosiddette mansiones di epoca romana) in cui i viaggiatori venivano censiti attraverso i precursori degli attuali passaporti, e l’ospizio di epoca medioevale voluto dai monaci quale punto di ristoro per viandanti e pellegrini.
Tuttavia occorrerà aspettare la fine dell’800 per veder emergere nella storia di La Thuile un’identità meno legata alla sua vocazione di passaggio strategico. È in questo periodo, infatti, che ha inizio la storia ‘mineraria’ di una La Thuile dalla scarsa vocazione agricola, ma ricca di giacimenti di piombo argentifero e antracite, risorse preziose per una comunità che all’apice dell’attività estrattiva raddoppia l’attuale popolazione residente, arrivando a 1400 abitanti. I macchinari sono ancora visibili non lontano dal centro del paese nelle borgate di Villaret e Pera Cara.
Ma è con il Secondo dopo Guerra che la Thuile sboccia nella sua attuale identità di stazione invernale (e non solo) quando un lungimirante azionariato popolare vede nello sci il futuro delle nuove generazioni.
Dalla prima seggiovia al comprensorio internazionale Espace San Bernardo il passo è quello di una storia che si fa sempre più veloce e consacra la Thuile tra le più importanti stazioni sciistiche italiane e internazionali, tanto da essere scelta nel 2016 e nel 2020 come sede di Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile e nel 2017 per due competizioni della Coppa del Mondo di Telemark. Competizioni che collocano nell’olimpo delle piste la mitica n. 3 Franco Berthod, simbolo del lato più wild e sfidante del Monte Bianco.
Oggi La Thuile è sinonimo di un’offerta turistica integrata, che copre sia la stagione invernale che quella estiva, mettendo a disposizione di un pubblico esigente e selettivo un’ampia varietà di attività (sci, trekking, mountain bike, camminata metabolica, equitazione, yoga) nella cornice di una natura maestosa e rigenerante, che porta a sfidare e superare i propri limiti, sia fisici che mentali.